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Manlio, Champagne Expert e Wine Specialist, Master Class Bibenda, relatore della Fondazione Italiana Sommelier e in manifestazioni di importanza di livello nazionale e internazionale, Chevalier de l’Ordre de Coteaux de Champagne, autore di articoli su James Magazine e Spirito Divino, collabora alla Guida di Bollicine del Mondo di Identità Golose.

Tiziana, sommelier della Federazione Italiana Sommelier, Dame Chevalier de l’Ordre de Coteaux de Champagne.

Insieme trasformano la loro passione per lo champagne e i viaggi in un percorso entusiasmante con l’obiettivo di condividere la scoperta di nuovi spazi, luoghi e sensazioni legati alle tradizioni vinicole.

“Il nostro progetto nasce dalla volontà di far scoprire la cultura del vino attraverso esperienze autentiche e memorabili, offrendo un approccio personale e attento che differenzia ogni nostra proposta.”

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Dom Pérignon, dove tutto ebbe inizio

22 Ott 2024

Dom Pérignon, dove tutto ebbe inizio

Nella regione Champagne, sul pendio a sud del Parco Naturale Regionale della Montagne de Reims, nell’area della Grande Vallée della Marna, si erge Hautvillers, un incantevole villaggio che racconta un’antica tradizione, quella della viticoltura. 

Qui, dove il tempo sembra essersi fermato, si trova l'antica abbazia benedettina “L’Abbaye Saint-Pierre d’Hautvillers", un’accordo tra paesaggio fisico e spirituale, dove spazio e tempo si fondono in perfetta armonia, regalandoci un’esperienza autentica.

L'abbazia.jpg 780.85 KB

Poco più avanti, la chiesa di Saint-Sindulphe ospita la tomba dell’abate Dom Pierre Pérignon, “le Père spirituel du Champagne.” 

2 Chiesa di Saint-Sindulphe-min-Recuperato.jpg 991.92 KB

3 Interno della Chiesa di Saint-Sindulphe-min.jpg 720.09 KB

4 Tomba di Dom Pérignon-min.jpg 943.38 KB

Proseguendo su Rue de l’Église, costeggiando il monastero, ci accoglie una magnifica vista sulla valle, un anfiteatro di vigneti che si affacciano sul fiume Marna il cui corso maestoso abbellisce questo luogo di pace e preghiera…

Vista del fiume Marna da Hautvillers

L’Abbazia apre le sue porte
“Hautvillers, 22 Ottobre 2024: le cuvée tornano a casa e tutto magicamente rivive.”

5 Ingresso dell_Abbazia-min.jpg 715.13 KB

La storia di queste mura ci riporta indietro fino a quel lontano 1668, guidandoci in un percorso attraverso l’immaginario di ciò che oggi non è più completamente visibile agli occhi ma che si definisce nella nostra mente attraverso il racconto di chi ricostruisce un passato ancora vivo. 

L’Abbazia è stata fondata nel 650 da Saint-Nivard, arcivescovo di Reims, e quel che è rimasto dello storico edificio, più volte distrutto e ricostruito, è stato classificato come monumento storico dal 1983. Nel 2012, il chiostro è stato restaurato e la porta di Sant'Elena, scomparsa, è stata rifatta identica. 

13 Il Chiostro dell_Abbazia-min.jpg 1.22 MB

I campi attorno, dove i monaci benedettini coltivavano la vite seguendo la regola dell’ora et labora, sono ancora lì.

9 I campi attorno al monastero.jpeg 955.3 KB

Dal 2023 sono in atto nuovi lavori per rinvenire i resti delle vecchie strutture dell’Abbazia e per creare nuovi ambienti sempre restando fedeli al contesto originale. 

Ad accoglierci all’interno del monastero, nella loro semplicità maestosi tavoli imperiali dalla mise en place eterea creano un’atmosfera di bellezza e leggerezza, dove calici in cristallo si susseguono per un effervescente tripudio di profumi, trasmettendo gioia e convivialità, filo conduttore di ogni festa dove lo champagne è il protagonista. 

Una guida esperta quella di Vincent Chaperon, Chef de Cave di Dom Pérignon, ci accompagna con passione e competenza in questo viaggio fatto di sorsi di storia che raccontano di un sapere antico che si è evoluto nel tempo ma pur sempre legato alle radici, dove ogni cuvée è stata sapientemente abbinata ad un “flight” che punta ad esaltare e valorizzare le caratteristiche dall’annata, perché ogni vendemmia è una creazione che ne esprime ad ogni modo l’unicità.

In 42 anni, 23 Vintage di Dom Pérignon dal 1982 al 2015
“Ogni calice ha una storia da raccontare. I dettagli di un assaggio si percepiscono scaglionati nel tempo, in un continuo evolversi di sinfonie che mettono d’accordo i sensi e l’animo di chi li degusta."

Flight 1 “Elegant and aerial Vintage”
2013, 2004, 2004 P2, 1993, 1993 Œnothèque, 1992

Eleganza senza tempo, il fascino del vintage si intreccia con le tendenze contemporanee.
Perfetto equilibrio tra potenza e grazia, vivacità e profondità, sensazione di freschezza, mineralità pura e nitida. Texture setosa, acidità brillante ed equilibrata. Finali lunghi e persistenti. Champagne che sublimano i sensi con la loro eleganza e raffinatezza.

Flight 2 “Warm, solar, generous, structured Vintage”
2015, 2010, 2009, 2005, 2003, 2003 P2, 1999, 1995, 1995 Œnothèque

Aromatic Vintage: generosità e densità. Corposi con una sorprendente persistenza aromatica, giustamente sapidi e succulenti, con una morbidezza che ne esalta la sensazione tattile di viscosità e spessore. Bouquet generoso, sorsi ricchi e cremosi avvolgono il palato. Acidità ben bilanciata che contrasta la ricchezza della texture. Equilibrio di vivacità e piacevolezza. Esperienza sensoriale intensa e avvolgente.

14 Prima parte della degustazione copia.png 1.88 MB

Flight 3 “Cool, luminous and precise Vintage”
2008, 1996, 1996 P2, 1988

Freschezza, precisione e luminosità: l’intreccio di tre dimensioni. Acidità vibrante, texture scattante, evocano sensazioni di energia e vitalità. La persistenza è lunga e si sviluppa creando una struttura complessa e articolata. Vintage che incantano i sensi.

Flight 4 “Complete and harmonious Vintage”
2012, 2006, 2006 P2, 2002, 2000, 1998, 1990, 1985, 1983, 1983 P3, 1982

Sinfonie orchestrate dalla natura e perfezionate dall’uomo. Un viaggio sensoriale che celebra l’essenza della terra e l’arte della vinificazione. Tonalità più profonde e intense, bouquet complessi, stratificati. Aromi e sapori che si esprimono e si perfezionano nel tempo. Elegante effervescenza che contribuisce alla sensazione di freschezza. Struttura piena e cremosa, ricca, avvolgente. Acidità ben integrata. Equilibrio che rende l’esperienza piacevolmente armoniosa. Celebrazione di complessità e lusso.

21 Con lo Chef de Cave Vincent Chaperon.jpeg 1.43 MB

19 Seconda parte della degustazione.jpg 325.59 KB

24 Le Cuvée in degustazione-min.jpg 586.41 KB

Vendemmia 2010
“Prima annata firmata dallo Chef de Cave Vincent Chaperon”

Vintage 2010, risultato di un’annata climaticamente difficile, con un inverno rigido, le temperature più basse dal 1996 e una primavera fredda e secca. A metà agosto piovve per due giorni. Il caldo tenne alte le temperature e permise ai grappoli di raggiungere la giusta maturazione con un buon accumulo di zuccheri e composti fenolici, consentendo così all’uva di raggiungere un intenso equilibrio tra dolcezza e acidità. Ma al momento della vendemmia le precipitazioni favorirono la formazione di botrytis sui grappoli, in particolar modo sul Pinot Noir, mentre le uve Chardonnay perfettamente mature mostravano ricchezza, concentrazione ed equilibrio, le migliori degli ultimi 30 anni. 
Oggi è grazie all’intuizione di Vincent che, insieme alla prontezza e all’impegno del suo staff, salvate le parcelle migliori e assemblati i due vitigni, possiamo godere del Vintage Dom Pérignon 2010, un armonioso equilibrio tra ricchezza e freschezza reso ancora più prezioso dall’essere tra i pochi a poter raccontare ciò che poche Maison hanno avuto il coraggio di testimoniare. Il passare del tempo ha rivelato la grandiosità di questa annata, risultato di una sfida che poteva essere vinta solo grazie al savoir-faire e all’esperienza di Vincent Chaperon.

Dom Pérignon Vintage 2010
54% Chardonnay, 46% Pinot Noir
Affinamento sui lieviti di oltre 8 anni
Dégorgement 02/2019 
Dosaggio 5g/l

Al naso un ricco bouquet con note di frutta tropicale, ananas e mango, unito a sentori di albicocca e pesca, arricchito da sfumature agrumate di cedro, bergamotto e scorza d’arancia che creano una sensazione di profondità e sinergia. Sul finale un delicato profumo floreale di gelsomino. Al palato la bollicina è elegante e i sapori della frutta matura e delle note speziate si fondono armoniosamente rendendo il sorso avvolgente. L’acidità ben bilanciata conferisce freschezza. Magnifico finale sapido e di lunga persistenza. 
Mineralità, complessità, tatto, intensità, precisione: è Dom Pérignon!

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Grappoli di gemme preziose diventano elisir dal bouquet inimitabile
“Un percorso sensoriale a 360 gradi”

Dom Pérignon è un invito nell'universo delle sensazioni tattili, dalla vista incantata dalla bellezza di un luogo senza tempo, all’udito ammaliato da eleganti note di effervescenza che accompagnano ogni sorso, all’olfatto sollecitato dai generosi sentori che sprigionano i calici che esaltano la potenza e al contempo l’eleganza di un bouquet inimitabile, e il tatto che in relazione con il gusto risiederà nel palato, perché è lì che lo si percepisce in quanto “deriva dal modo in cui Dom Pérignon tocca, dal modo in cui Dom Pérignon accarezza, perché il gusto non è 'gusto' è 'tocco'. È antico francese, e tutti parlavano non di assaggiare ma di toccare il vino.” 

Se da una parte è una leggenda che attribuisce l'invenzione dello Champagne al celebre abate, quello che è certo, è che Dom Pérignon ha svolto un ruolo di estrema importanza nello sviluppo e nel perfezionamento di questo grande vino, lasciandoci un’eredità preziosa, lo Champagne, perfetta sintesi di storia, arte e gusto.

🔗 Scopri di più su Dom Pérignon e le sue iconiche su:
🌐 www.domperignon.com

Tags: Dom Pérignon, Hautvillers, Vincent Chaperon
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20 Feb 2025

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Partendo da Parigi e attraversando la Valle della Marna, arriviamo a Épernay, per poi proseguire verso sud fino ad Avize, un villaggio celebre per la produzione di Champagne di alta qualità, nonché il più storico Grand Cru della Côte des Blancs, insieme a Cramant. Si presenta con vigneti quasi tutti dedicati allo Chardonnay, che si arrampicano sui coteaux dalle ripide pendenze, estendendosi fino a ridosso dei boschi e offrendo un panorama variopinto d’inverno.

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