Henriot 2015: la nobiltà della luce, l’eleganza della precisione
12
Mag 2025
Condividi su:
La prima metà del 2025 ha segnato un momento decisivo per la Maison Henriot, tra evoluzione stilistica e continuità di visione. In occasione di una serata organizzata è stato presentato il nuovo Millésime 2015, nelle due versioni Blanc e Rosé, insieme al restyling delle etichette: un’evoluzione visiva sobria ed essenziale, ispirata ai filari champenois, che rafforza l’identità autentica della Maison. Il profilo della bottiglia si fa più moderno e slanciato, grazie all’eliminazione della collerette e dello stemma adesivo, mentre l’utilizzo di carte certificate, inchiostri ecologici e una texture più materica riflette l’equilibrio tra eleganza e sostenibilità. Una scelta coerente con lo spirito fondativo di Apolline Henriot, che unisce radici storiche e tensione verso il futuro.
Nel corso della serata, accanto ai due nuovi Millésimati, è stato possibile degustare anche il nuovo Blanc Souverain — nome che sostituisce il precedente Blanc de Blancs — e l’intramontabile Brut Souverain, cuvée storica fondata da Apolline Henriot per celebrare la molteplicità dei terroir.
A chiudere la degustazione, l’assaggio di Hemera 2013, straordinaria sintesi dei sei Grand Cru fondatori della Maison: Verzy, Verzenay, Mailly, Chouilly, Avize e Le Mesnil-sur-Oger, riuniti in un assemblaggio paritario di Chardonnay e Pinot Noir, dopo nove anni di affinamento.
Henriot oggi rinnova il proprio linguaggio senza rinnegarne le origini. Lo fa con la misura, il rigore e la profondità che da sempre ne definiscono lo stile: quello di una Maison luminosa, in costante ascolto del tempo.
Millésimée 2015, un’identità scolpita nella luce
La nuova cuvée Millésimée 2015 si rivela un’espressione luminosa e raffinata di una vendemmia solare, sorprendentemente tesa, scolpita dalla freschezza dei terroir storici della Maison Henriot. Un equilibrio sottile tra precisione e profondità, definito da un assemblaggio di 53% Pinot Noir e 47% Chardonnay, provenienti esclusivamente da Premier e Grand Cru della Montagne de Reims — Verzenay, Avenay, Mutigny e Trépail — e da Chouilly, villaggio Grand Cru della Côte des Blancs. Il vino è stato affinato per otto anni sui lieviti, con dégorgement nel 2024 e un dosaggio contenuto a 2,5 g/l.
Alice Tétienne, Chef de Caves della Maison Henriot, sottolinea con decisione: “Questa cuvée è ben più di un’annata solare. È fine, elegante, ma soprattutto sorprendentemente fresca. I nostri vigneti nella Montagne Nord e nella Côte des Blancs hanno espresso tensione e precisione, e anche l’insolita percentuale di Pinot Noir ha contribuito a disegnare un profilo aromatico inaspettato”.
All’olfattiva si apre con un’elegante intensità: aromi agrumati di pompelmo rosa, scorza di limone e profumi fruttati di pesca e albicocca emergono su un fondo floreale di ginestra, camomilla e fiori bianchi. Seguono note di miele e mandorla fresca, sentori speziati di pepe bianco, accenti di erbe aromatiche e rimandi di liquirizia, torrone e fava di cacao.
Al palato si presenta vibrante e strutturato. L’effervescenza fine sostiene una materia ampia, segnata da un perfetto equilibrio tra acidità salina e tensione fruttata. Il centro mostra una progressione dinamica, in cui riemergono le note agrumate e di frutta secca, con echi di anice stellato. Il finale è lungo, definito da una mineralità salina e da un tocco bitter che prolunga la persistenza gustativa con eleganza e profondità.
A oltre due secoli dalla sua fondazione, la Maison porta avanti la missione di Apolline Henriot: “mettere in luce le sue terre attraverso lo Champagne”. E in questa cuvée, quella luce diventa materia, prende forma e si traduce in profondità.
HENRIOT 2015.jpg1.06 MB
Henriot Rosé Millésimé 2015, l’intensità del rosé
Henriot Rosé Millésimé 2015 è una delle espressioni più ambiziose della Maison, realizzata solo nelle annate capaci di esaltare l’aromaticità dei suoi terroir attraverso un assemblaggio di precisione e un lungo affinamento. Per questo millesimo, Henriot ha selezionato esclusivamente villaggi Grand Cru e Premier Cru, tracciando una mappa emozionale della Champagne che unisce profondità e freschezza: i cru di Aÿ, Mareuil-sur-Aÿ, Avenay, Mutigny, Chouilly e Avize sono i protagonisti di un assemblaggio in cui il Pinot Noir (63 %) regala struttura e vinosità, mentre lo Chardonnay (37 %) apporta tensione e verticalità. L’aggiunta del 10 % di vino rosso, vinificato da una singola parcella di Aÿ mediante macerazione, firma la cuvée con un tocco di eleganza salina. Dopo sette anni di affinamento sui lieviti, il dégorgement è avvenuto nel 2023 con un dosaggio extra brut di 3 g/l, valorizzando equilibrio e trasparenza espressiva del vino.
Un rosé strutturato, preciso e luminoso
Rosa salmone. All’olfattiva si impone un ventaglio ampio e affascinante: scorza d’arancia, ribes rossi, rosa canina, pepe rosa e sfumature speziate di curry; seguono lampone, fragolina di bosco, petali di rosa, accenni di timo e rosmarino, impreziositi da note di pasticceria e nocciola tostata. Al palato l’ingresso è fresco e diretto, sorretto da una trama fine, salina e vibrante, che si sviluppa con equilibrio fra frutto succoso e mineralità gessosa; la materia, quasi setosa, è bilanciata da acidità brillante, tannini delicati e note agrumate più scure. I ritorni sono lunghi e cesellati, con richiami di anice stellato e liquirizia, mentre la chiusura persistente offre un’eco salina e una punta bitter che prolunga il finale in tensione.
Champagne Henriot firma così una cuvée armoniosa, ricca di energia e profondità: un rosé che incarna lo stile luminoso della Maison, quell’aura cara ad Apolline Henriot che continua a vibrare nell’effervescenza.
Assemblaggio di 43% Pinot Noir, 44% Chardonnay e 8% Meunier, provenienti da 29 cru dell’annata 2016, con l’aggiunta del 34% di vini di riserva, metà dei quali provenienti dall’annata precedente, l’altra metà dalla réserve perpétuelle delle precedenti cuvée di Brut Souverain. Dopo un affinamento di 7 anni sui lieviti, il dégorgement è avvenuto il 25 febbraio 2024, con un dosaggio di 5,2 g/l.
Un mosaico di terroir per un’espressione classica e luminosa
È la cuvée più storica della Maison Henriot, ideata nel 1808 da Apolline Henriot con l’ambizione di “illuminare le sue terre” attraverso un grande Champagne capace di restituire l’identità dei suoi vigneti. A differenza di un millesimato, pensato per riflettere una sola annata, il Brut Souverain nasce da un assemblaggio di cru, vitigni e riserve di annate diverse, per offrire una visione ampia, coerente e trasversale del patrimonio viticolo della Maison. Il vigneto Henriot si estende oggi su 29 cru, con prevalenza di Chardonnay e Pinot Noir, e una piccola parte di Meunier.
Una firma elegante e generosa
Il Brut Souverain incarna lo stile Henriot: complesso ma fresco, sempre elegante.
All’olfattiva si esprime con un bouquet raffinato: agrumi, frutta bianca e gialla, mela, mirabelle, pera e melone, si intrecciano a fiori bianchi, mandorla tostata e leggere note speziate. Il tutto è attraversato da un sottile tratto gessoso. Al palato, l’attacco è vivace e cremoso, sostenuto da un’effervescenza fine. Gli aromi si amplificano in toni agrumati, con ritorni sapidi e un finale lungo, salino e preciso. La materia si approfondisce in chiusura, tra richiami iodati e una delicata impronta ammandorlata.
Brut Souverain non è solo uno Champagne dalla grande espressività: è il gesto originario di Apolline Henriot, un atto di visione. Una cuvée che non racconta un’annata, ma uno stile: quello di una Maison fedele al proprio passato e in costante ascolto del tempo.
CHAMPAGNE HENRIOT Brut Souverain.jpg857.16 KB
Il Blanc de Blancs diventa Blanc Souverain: l’eleganza minerale dello Chardonnay 100% Chardonnay, proveniente da 12 cru, principalmente Grand Cru e Premier Cru, dell’annata 2018, con l’aggiunta del 20% di vini di riserva, di cui una parte di réserve perpétuelle. Dopo un affinamento di 5 anni sui lieviti, il dégorgement è avvenuto nel 2024, con un dosaggio di 3,5 g/l.
Il legame tra la Maison Henriot e lo Chardonnay affonda le radici nel 1880, quando Paul Henriot, quarta generazione della famiglia, sposa Marie Marguet, erede di un importante patrimonio viticolo nella Côte des Blancs. Da quell’unione nacque non solo una nuova visione per la Maison, ma anche un vigneto di prestigio interamente dedicato allo Chardonnay.
È in questa storia che si colloca il Blanc Souverain, cuvée emblematica, concepita per celebrare l’eleganza luminosa dei grandi terroir della Côte des Blancs, nel rispetto assoluto della filosofia di assemblaggio voluta da Apolline Henriot fin dal 1808.
Questo Blanc de Blancs si presenta come un ritratto autentico dello stile Henriot, dove purezza, tensione e profondità si fondono in una trama raffinata e brillante.
All’olfattiva si apre con aromi seducenti di pesca, ananas e agrumi dolci come limone e pompelmo, seguiti da note speziate di pepe verde e sentori floreali di ginestra e foglia di limone. Emergono poi accenti sottili di pepe bianco, a completare un profilo aromatico sfaccettato e preciso.
Al palato, l’attacco è dinamico, sostenuto da una bella acidità che dona energia e verticalità. Il finale è salino e rinfrescante, sostenuto da una tessitura minerale nitida, che riflette il carattere calcareo della Côte des Blancs. La complessità è amplificata dal contributo esotico dei cru del Sézannais e dalla tensione dei cru della Montagne de Reims, che completano l’insieme con note più ampie e generose.
Henriot Blanc Souverain è un omaggio alla ricchezza dei terroir, una cuvée che racconta la storia della Maison attraverso l’eleganza e la precisione dello Chardonnay.
CHAMPAGNE HENRIOT Blanc Souverain.jpg771.02 KB
Hemera 2013: l’armonia dei sei Grand Cru storici secondo Henriot
La cuvée Hemera rappresenta il simbolo dell’unione dei terroir fondatori della Maison Henriot. Una storia che inizia nel 1808, quando Apolline Henriot fonda la Maison e stabilisce il primo nucleo del vigneto tra Verzy, Verzenay e Mailly-Champagne, nel cuore della Montagne de Reims. Nel 1880 il patrimonio viticolo si arricchisce di tre nuovi Grand Cru della Côte des Blancs: Avize, Le Mesnil-sur-Oger e Chouilly.
Da questo legame nasce Hemera, che nella vendemmia 2013 si esprime in un assemblaggio in parti uguali dei sei cru storici, unendo in equilibrio perfetto 50% Chardonnay e 50% Pinot Noir, esclusivamente da villaggi classificati Grand Cru. Il millesimo 2013, dopo nove anni di affinamento sui lieviti, e un dégorgement avvenuto nel 2023, con un dosaggio di 3,5 g/l, rivela una cuvée dalla rara precisione espressiva e da un’elegante tensione.
All’olfattiva si apre con profumi delicati di bergamotto e limone confit, che evolvono verso note di mandorla tostata e sentori leggermente fumé, creando un profilo aromatico raffinato e ben articolato.
Al palato si mostra fresco e intenso, con una struttura armoniosa sostenuta da una tensione minerale gessosa che dona profondità e verticalità. La lunga chiusura è salina, a conferma di un’interpretazione misurata e precisa di un millesimo di grande classe, capace di coniugare energia e finezza.
La Maison Henriot firma con Hemera 2013 un’espressione luminosa e profonda della propria storia: una cuvée che unisce equilibrio, precisione e raffinatezza, raccontando in trasparenza l’eredità dei suoi terroir più emblematici.